Wednesday, June 27, 2007

New Hair Salon Letters

Istanbul Ankara - istanbul express


L ’una e dieci sul treno notturno diretto a Istanbul da Ankara mentre Omur dormicchia e io non fall asleep. The fever that will torture me since I arrived in Turkey?

The trip from Damascus to Ankara, the day before yesterday, it was a nightmare of the worst. From the first moment. I arrived at the terminal Harasta, Ahmad Mazen and his friend enter the office of the Turkish company and a fat lady with makeup and loose sweat begins by saying: "But who told you that there are buses to Ankara today? I'm sorry, but the office where you bought the ticket probably did not know. You can stay in Antakya (Turkey, Syrian border) three or four days. "I am incredulous and angry Ahmad, try to understand best, nothing. The words "we go to another office" another employee says "ok, ok, no place." Damascena Madness!
Greetings quick and Ahmad moved with a nervous, finally giving birth, not knowing when I get blessed in the Turkish capital. Two hours
net of bureaucratic troubles at the border - and I did not even need a visa - and five o'clock in the morning, to Antakya. "The bus to Ankara is at eight," he said. But come the enormous terminal (already seen four months ago with Nancy) tell me that there is no room till 10:30. Then wait five hours and go surfing with wireless station, with a Korean parlicchiando around Asia and a friendly family Tajik.
Way to coach another 10 hours to the northwest: and the dawn of the eight and a half (at night) finally arrived in Ankara. I highly recommend to anyone wishing to travel from Syria to Turkey to consider the alternative train.

And the disastrous consequences of the trip we saw the body of exile soon Misafir (to put it in Turkish): fever the next morning, and it is not yet fully passed. So how to describe these first two days in Turkey? Much time locked in the house, trying to rest, with the company of dear friend and Omur nice mom.
fever or not, last night we went out to see some 'nightlife nell’enorme capitale turca. E ne è valsa decisamente la pena: al club If davano un bel concerto di musica jazz ritmata: locale carino e amici di Omur altrettanto simpaticissimi.
Arrivare ad Ankara è stato un po’ uno choc. Quasi cinque mesi di vita damascena, e sono catapultato nella più moderna delle capitali mediorientali. Ragazzi e ragazze vestite normalmente – all’occidentale per così dire -, veli quasi inesistenti, tanto alcool, calorose effusioni d’amore in pubblico. Continuo a ripetermi che non ha senso fare paragoni con Damasco, con la sua cultura e le sue tradizioni, specialmente se mi trovo in uno dei posti più ricchi della Turchia. Ma sono due mondi completamente opposti. E così vicini.
Cosa piuttosto preoccupante, lo confesso, almeno un 15% del mio cervello dentro di me si è detto “Dio, quando sono scostumate queste ragazze”.

Oggi pomeriggio visita al mausoleo di Atatürk e al centro storico di Ankara, in giro con la splendida Ford anni ’60 di Gamze – eccentrica quanto adorabile migliore amica di Omur. Davvero maestoso e di una sobrietà razionalista l’Anitkabir dedicato al fondatore della Turchia moderna. Mostra davvero tutto il rispetto e l’amore che il suo popolo prova verso di lui. Non conosco abbastanza questo paese, ma trovo davvero interessante come ancora oggi dopo quasi cento anni Atatürk sia considerato ancora un punto di riferimento così importante per la politica e la vita di questo paese. Tra parentesi, il 22 luglio la Turchia vota per il nuovo parlamento: quadro politico complesso e contraddittorio – come tutto per questo paese, mi sembra. Nazionalisti contro islamici, e un partito socialista ancora non pienamente nelle sue forze. E un universo di minoranze poco considerate.
Il museo della guerra di indipendenza è impressionante: riproduce in tre dimensioni i momenti più epici delle battaglie tra turchi, francesi, inglesi e greci, durante la prima guerra mondiale. E descrive la nascita dello stato turco, con i cambiamenti sociali, religiosi, linguistici che questa comportò. Mi dispiace aver notato subito che nessun riferimento è stato fatto né a curdi né a ad armeni né ad altra minoranza alcuna.
Il castello, circondanto dall’unica parte antica di Ankara, è davvero bello, e offre una vista completa dell’infinita capitale. Che sinceramente mi aspettavo peggio, da come me l’avevano descritta molto spesso. Moderna, pulita , anche abbastanza verde, e viva.
Ma sono molto curioso di vedere Istanbul.

New Hair Salon Letters

Istanbul Ankara - istanbul express


L ’una e dieci sul treno notturno diretto a Istanbul da Ankara mentre Omur dormicchia e io non fall asleep. The fever that will torture me since I arrived in Turkey?

The trip from Damascus to Ankara, the day before yesterday, it was a nightmare of the worst. From the first moment. I arrived at the terminal Harasta, Ahmad Mazen and his friend enter the office of the Turkish company and a fat lady with makeup and loose sweat begins by saying: "But who told you that there are buses to Ankara today? I'm sorry, but the office where you bought the ticket probably did not know. You can stay in Antakya (Turkey, Syrian border) three or four days. "I am incredulous and angry Ahmad, try to understand best, nothing. The words "we go to another office" another employee says "ok, ok, no place." Damascena Madness!
Greetings quick and Ahmad moved with a nervous, finally giving birth, not knowing when I get blessed in the Turkish capital. Two hours
net of bureaucratic troubles at the border - and I did not even need a visa - and five o'clock in the morning, to Antakya. "The bus to Ankara is at eight," he said. But come the enormous terminal (already seen four months ago with Nancy) tell me that there is no room till 10:30. Then wait five hours and go surfing with wireless station, with a Korean parlicchiando around Asia and a friendly family Tajik.
Way to coach another 10 hours to the northwest: and the dawn of the eight and a half (at night) finally arrived in Ankara. I highly recommend to anyone wishing to travel from Syria to Turkey to consider the alternative train.

And the disastrous consequences of the trip we saw the body of exile soon Misafir (to put it in Turkish): fever the next morning, and it is not yet fully passed. So how to describe these first two days in Turkey? Much time locked in the house, trying to rest, with the company of dear friend and Omur nice mom.
fever or not, last night we went out to see some 'nightlife nell’enorme capitale turca. E ne è valsa decisamente la pena: al club If davano un bel concerto di musica jazz ritmata: locale carino e amici di Omur altrettanto simpaticissimi.
Arrivare ad Ankara è stato un po’ uno choc. Quasi cinque mesi di vita damascena, e sono catapultato nella più moderna delle capitali mediorientali. Ragazzi e ragazze vestite normalmente – all’occidentale per così dire -, veli quasi inesistenti, tanto alcool, calorose effusioni d’amore in pubblico. Continuo a ripetermi che non ha senso fare paragoni con Damasco, con la sua cultura e le sue tradizioni, specialmente se mi trovo in uno dei posti più ricchi della Turchia. Ma sono due mondi completamente opposti. E così vicini.
Cosa piuttosto preoccupante, lo confesso, almeno un 15% del mio cervello dentro di me si è detto “Dio, quando sono scostumate queste ragazze”.

Oggi pomeriggio visita al mausoleo di Atatürk e al centro storico di Ankara, in giro con la splendida Ford anni ’60 di Gamze – eccentrica quanto adorabile migliore amica di Omur. Davvero maestoso e di una sobrietà razionalista l’Anitkabir dedicato al fondatore della Turchia moderna. Mostra davvero tutto il rispetto e l’amore che il suo popolo prova verso di lui. Non conosco abbastanza questo paese, ma trovo davvero interessante come ancora oggi dopo quasi cento anni Atatürk sia considerato ancora un punto di riferimento così importante per la politica e la vita di questo paese. Tra parentesi, il 22 luglio la Turchia vota per il nuovo parlamento: quadro politico complesso e contraddittorio – come tutto per questo paese, mi sembra. Nazionalisti contro islamici, e un partito socialista ancora non pienamente nelle sue forze. E un universo di minoranze poco considerate.
Il museo della guerra di indipendenza è impressionante: riproduce in tre dimensioni i momenti più epici delle battaglie tra turchi, francesi, inglesi e greci, durante la prima guerra mondiale. E descrive la nascita dello stato turco, con i cambiamenti sociali, religiosi, linguistici che questa comportò. Mi dispiace aver notato subito che nessun riferimento è stato fatto né a curdi né a ad armeni né ad altra minoranza alcuna.
Il castello, circondanto dall’unica parte antica di Ankara, è davvero bello, e offre una vista completa dell’infinita capitale. Che sinceramente mi aspettavo peggio, da come me l’avevano descritta molto spesso. Moderna, pulita , anche abbastanza verde, e viva.
Ma sono molto curioso di vedere Istanbul.

Saturday, June 23, 2007

Magnavox Dvr Can It Record Hd Channels

Al nihaya wa 'l Bidaya

E così è arrivata la fine.
Non sono ancora pronto per fare bilanci complessivi su questi lunghi cinque mesi.
Domani sera, partenza dal terminal Harasta Ankara. I can not wait to look a bit 'of Turkey and review the dearest and Omur Ceylin, the company of many beautiful moments of life in San Stae. And I can not wait to finally be well in Catania, between now little more than a week, to receive hugs long coveted, and keep smiling known. But
Musafir long been accustomed to-go and the whirlwind of mixed feelings that they bring. Because despite the particular period, which led to the decision to go home, I know I have been really good here in the latter period. Have found continued support and unexpected, that I related to people, places and memories that I will well etched in memory.
È così, quella gran troia di Damasco, come mi ripeteva spesso fratello Salvojk. Molte volte pensi che non ti piace così tanto o che non potresti mai stare qui per un periodo più lungo di quello trascorso, ma alla fine ti affezioni e si porta via un pezzo di te. E poi non è vero che non si sta bene. Dipende decisamente da chi conosci e con chi condividi questa esperienza.
Sento per la prima volta di essermi legato a questo paese, alla sua cultura, alla sua gente, ai suoi problemi. Sento che era esattamente ciò di cui avevo bisogno per dare un significato completamente diverso a quello che ho studiato per tre anni.
Ieri sera ultima cena. Ahmad ci ha portati, me e tutte le persone più importanti per me in questo trip to a restaurant just outside Damascus, very cute and kitsch as required, followed by the inevitable goodbye in the most Truzzi clubs, the well-known and alas afosissimo Serail. Squallume damascena night life or not, it was beautiful, there was a time in five months away liters of sweat mixed feelings unleashed on the track is good. Damascus
Damn, I'll have to see you again.

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Al nihaya wa 'l Bidaya

E così è arrivata la fine.
Non sono ancora pronto per fare bilanci complessivi su questi lunghi cinque mesi.
Domani sera, partenza dal terminal Harasta Ankara. I can not wait to look a bit 'of Turkey and review the dearest and Omur Ceylin, the company of many beautiful moments of life in San Stae. And I can not wait to finally be well in Catania, between now little more than a week, to receive hugs long coveted, and keep smiling known. But
Musafir long been accustomed to-go and the whirlwind of mixed feelings that they bring. Because despite the particular period, which led to the decision to go home, I know I have been really good here in the latter period. Have found continued support and unexpected, that I related to people, places and memories that I will well etched in memory.
È così, quella gran troia di Damasco, come mi ripeteva spesso fratello Salvojk. Molte volte pensi che non ti piace così tanto o che non potresti mai stare qui per un periodo più lungo di quello trascorso, ma alla fine ti affezioni e si porta via un pezzo di te. E poi non è vero che non si sta bene. Dipende decisamente da chi conosci e con chi condividi questa esperienza.
Sento per la prima volta di essermi legato a questo paese, alla sua cultura, alla sua gente, ai suoi problemi. Sento che era esattamente ciò di cui avevo bisogno per dare un significato completamente diverso a quello che ho studiato per tre anni.
Ieri sera ultima cena. Ahmad ci ha portati, me e tutte le persone più importanti per me in questo trip to a restaurant just outside Damascus, very cute and kitsch as required, followed by the inevitable goodbye in the most Truzzi clubs, the well-known and alas afosissimo Serail. Squallume damascena night life or not, it was beautiful, there was a time in five months away liters of sweat mixed feelings unleashed on the track is good. Damascus
Damn, I'll have to see you again.

Friday, June 22, 2007

In-ovation Braces, Scam

Mumkin Bukra

And the house? Certainly a lot less terrifying the neighborhood in which it resides. Even if the person who designed it should not have to think of anything particularly elaborate - maybe had in mind anything. A home version of the chaos outside: the walls erected for no apparent reason, very few windows - which, moreover, help to keep the house cool - the rusty steel doors, also in the interior, many threads hanging, a refrigerator - incredible -. A steel door onto a wall! Probably had put before the neighbors decide to build another nice gray building, half a meter in front.
Otherwise, the house has more or less come to life thanks to the additions of his painter, paintings, tools, books. In fact it is quite pleasant. But I would not have survived another month and a half as well. Take servis and cross the whole city and all its chaos to reach the known world is simply unthinkable for a period exceeding that which is just past two weeks. No, Al Musafir was going crazy for this too. And even the poor Ahmad, who is merely repeating that he wants to go from here. I try to imagine what it's like to stay here all my life ...
But the fact remains that I was fine in this house - what little there was. know Ahmad was really a tip, as well as the opportunity to speak only Arabic, especially for having met someone really smart and interesting. To find a different point of view, but while inside, on this strange country. Evenings and nights spent talking about the most relaxed in various, from love to philosophy, from art to Lebanon, Syrian President damascene girls ... and often also the artist of his difficult economic conditions right now, to what would come back to Germany, how little he understands the people of his country. I can not say that I do not mind a bit 'special leave so a friendship like this.

In-ovation Braces, Scam

Mumkin Bukra

And the house? Certainly a lot less terrifying the neighborhood in which it resides. Even if the person who designed it should not have to think of anything particularly elaborate - maybe had in mind anything. A home version of the chaos outside: the walls erected for no apparent reason, very few windows - which, moreover, help to keep the house cool - the rusty steel doors, also in the interior, many threads hanging, a refrigerator - incredible -. A steel door onto a wall! Probably had put before the neighbors decide to build another nice gray building, half a meter in front.
Otherwise, the house has more or less come to life thanks to the additions of his painter, paintings, tools, books. In fact it is quite pleasant. But I would not have survived another month and a half as well. Take servis and cross the whole city and all its chaos to reach the known world is simply unthinkable for a period exceeding that which is just past two weeks. No, Al Musafir was going crazy for this too. And even the poor Ahmad, who is merely repeating that he wants to go from here. I try to imagine what it's like to stay here all my life ...
But the fact remains that I was fine in this house - what little there was. know Ahmad was really a tip, as well as the opportunity to speak only Arabic, especially for having met someone really smart and interesting. To find a different point of view, but while inside, on this strange country. Evenings and nights spent talking about the most relaxed in various, from love to philosophy, from art to Lebanon, Syrian President damascene girls ... and often also the artist of his difficult economic conditions right now, to what would come back to Germany, how little he understands the people of his country. I can not say that I do not mind a bit 'special leave so a friendship like this.

Sunday, June 17, 2007

Sensor Body Temperature

The Damascus Forgot

L a sweet melody of 'oud spread by radio, while Ahmad paints abstract forms from the dark colors and the cool night progresses lentamente: domenica sera, e non ho sonno, seduto sul vecchio divano della nuova casa nel quartiere di Mezzeh Jabal . Non è bene, domani mattina alle nove ho l’università, gli ultimi giorni del corso di arabo che seguo da tre settimane. Che periodo strano e intensissimo.
Io e Ahmad abbiamo abbandonato la bella casa e il bel quartiere di Muhajiriin , sulle pendici del monte Qassiun, ormai quasi due settimane fa. Mi è dispiaciuto molto lasciare quel posto, mi ci ero abituato subito, emanava una costante serenità, ed era anche abbastanza comodo. Ahmad ha cercato case qui e lì ma l’unica cosa che si è potuto permettere è stato questo appartamentino nel bel mezzo del quartiere povero di Mezzeh , una delle zone nuove di Damasco. Non mi sono immischiato molto nella ricerca, anche perchè non avevo molto tempo, e poi toccava a lui scegliere, è lui che starà qui ben più di me, ed è lui che ha le esigenze più grandi vista la necessità di spazio per dipingere e per conservare tutti i quadri che si porta dappresso.
Giungla damascena . Una decina di giorni dunque passati in questo posto folle. Mi ero detto semplicemente che non m’importava molto dove andavo a stare, si trattava alla fine di meno di due mesi da passare tra l’altro quasi solo studiando; Furthermore, the priority was to live with the locals: the sympathetic and painter was simply the perfect solution: the Arab practice more with a nice and interesting person. In fact I could not be more pleased with this point of view. If only the house and the neighborhood ... They're not really the ideal place to live where I would be (even the poor and Ahmad). will be interesting too, I said. However, even the renowned flexibility and adaptability Al Musafir seem to have found a limit.
Mezzeh Jabal : the forgotten neighborhood. A 20-minute servis dal centro, un quarto d’ora dall’università si staglia la collina denominata appunto Jabal . Si lascia la strada principale, in pieno stile damasceno, trafficata, con tanti negozietti e movimento costante, per salire sulla collina a nord. Salito qualche scalino, girato l’angolo, eccolo: la strada terrosa bagnata di fanghiglia separa file di spigolose case grigie, i mattoni di cemento a vista, scale mai finite e balconi che si affacciano sul nulla. Negozi polverosi espongono frutta marcia e ogni ben di dio in scatola, barbieri deserti, molte faccie del presidente, qualche bandiera strappata. Al lato della strada, davanti alle macchine che passano, tavoli con su un narghilè o più spesso teiere e bicchieri, e seduti sulle sedie, giovani e anziani che osservano i passanti, e aspettano tranquilli il lento passare delle ore. Decine di bambini seminudi corrono e urlano per strada. E, tante, tante ragazze, tiratissime , capelli lunghissimi e maquillage in abbondanza, che sfilano davanti a spettatori silenziosi.
Benvenuti a Mezzeh 86 , altro nome del quartiere, che si riferisce semplicemente all’anno in cui le numerose famiglie di siriani della costa nord si sono trasferite qui. Un quartiere nato apposta per quell’immigrazione interna, testimone di una speculazione edilizia all’insegna dell’abusivismo più sfrenato. Ad abitare qui sono quasi soltanto alawiti , una setta rather heretical Shiite and closed, especially widespread in the north, and which include the family of the President. It is no coincidence therefore that it is in these areas that the ra'is gathers more support. Although, the degradation el'evidentissima extreme lawlessness that distinguish it does not seem to arouse much more interest there . Without forgetting that the world we are and Alawite Alawite .
Simple people, here, I always repeats Ahmad, who did not make a lot of questions. But that seems to adapt perfectly. The dirty streets and muddy in the evening are filled with people strolling quiet, as if he were walking in the city center. That si trova decisamente in un altro continente.
Sì, in effetti è davvero interessante.

Sensor Body Temperature

The Damascus Forgot

L a sweet melody of 'oud spread by radio, while Ahmad paints abstract forms from the dark colors and the cool night progresses lentamente: domenica sera, e non ho sonno, seduto sul vecchio divano della nuova casa nel quartiere di Mezzeh Jabal . Non è bene, domani mattina alle nove ho l’università, gli ultimi giorni del corso di arabo che seguo da tre settimane. Che periodo strano e intensissimo.
Io e Ahmad abbiamo abbandonato la bella casa e il bel quartiere di Muhajiriin , sulle pendici del monte Qassiun, ormai quasi due settimane fa. Mi è dispiaciuto molto lasciare quel posto, mi ci ero abituato subito, emanava una costante serenità, ed era anche abbastanza comodo. Ahmad ha cercato case qui e lì ma l’unica cosa che si è potuto permettere è stato questo appartamentino nel bel mezzo del quartiere povero di Mezzeh , una delle zone nuove di Damasco. Non mi sono immischiato molto nella ricerca, anche perchè non avevo molto tempo, e poi toccava a lui scegliere, è lui che starà qui ben più di me, ed è lui che ha le esigenze più grandi vista la necessità di spazio per dipingere e per conservare tutti i quadri che si porta dappresso.
Giungla damascena . Una decina di giorni dunque passati in questo posto folle. Mi ero detto semplicemente che non m’importava molto dove andavo a stare, si trattava alla fine di meno di due mesi da passare tra l’altro quasi solo studiando; Furthermore, the priority was to live with the locals: the sympathetic and painter was simply the perfect solution: the Arab practice more with a nice and interesting person. In fact I could not be more pleased with this point of view. If only the house and the neighborhood ... They're not really the ideal place to live where I would be (even the poor and Ahmad). will be interesting too, I said. However, even the renowned flexibility and adaptability Al Musafir seem to have found a limit.
Mezzeh Jabal : the forgotten neighborhood. A 20-minute servis dal centro, un quarto d’ora dall’università si staglia la collina denominata appunto Jabal . Si lascia la strada principale, in pieno stile damasceno, trafficata, con tanti negozietti e movimento costante, per salire sulla collina a nord. Salito qualche scalino, girato l’angolo, eccolo: la strada terrosa bagnata di fanghiglia separa file di spigolose case grigie, i mattoni di cemento a vista, scale mai finite e balconi che si affacciano sul nulla. Negozi polverosi espongono frutta marcia e ogni ben di dio in scatola, barbieri deserti, molte faccie del presidente, qualche bandiera strappata. Al lato della strada, davanti alle macchine che passano, tavoli con su un narghilè o più spesso teiere e bicchieri, e seduti sulle sedie, giovani e anziani che osservano i passanti, e aspettano tranquilli il lento passare delle ore. Decine di bambini seminudi corrono e urlano per strada. E, tante, tante ragazze, tiratissime , capelli lunghissimi e maquillage in abbondanza, che sfilano davanti a spettatori silenziosi.
Benvenuti a Mezzeh 86 , altro nome del quartiere, che si riferisce semplicemente all’anno in cui le numerose famiglie di siriani della costa nord si sono trasferite qui. Un quartiere nato apposta per quell’immigrazione interna, testimone di una speculazione edilizia all’insegna dell’abusivismo più sfrenato. Ad abitare qui sono quasi soltanto alawiti , una setta rather heretical Shiite and closed, especially widespread in the north, and which include the family of the President. It is no coincidence therefore that it is in these areas that the ra'is gathers more support. Although, the degradation el'evidentissima extreme lawlessness that distinguish it does not seem to arouse much more interest there . Without forgetting that the world we are and Alawite Alawite .
Simple people, here, I always repeats Ahmad, who did not make a lot of questions. But that seems to adapt perfectly. The dirty streets and muddy in the evening are filled with people strolling quiet, as if he were walking in the city center. That si trova decisamente in un altro continente.
Sì, in effetti è davvero interessante.

Thursday, June 14, 2007

Where Can I Find Glory Holes In Orlando

The Return of Al Musafir

L ’estate siriana è torrida, il tempo scorre rapido, la notte silenziosa avanza e al Musafir giace semiabbandonato.
Si torna a casa. Con un mese in mezzo in anticipo, Al Musafir torna in Sicilia. Attratto da un richiamo fortissimo, irresistibile. Sì, perchè anche se con una certa probabilità non sarà trasparito così tanto nei post degli ultimi mesi, è innamorato. Forse perchè non mi piace molto rendere pubblici lati così personali e delicati.
E in effetti l’intensa permanenza siriana è stata strongly marked by this small detail.
A link ancient and indestructible, slowly transformed into love, born and raised in the distance, enjoyed, suffered, always wanted. Love via Skype ... Crazy as you want, but intense and real. Patiently endured a distance ... Doubts and fears dealt with ... Many difficult times ... and the last has led to this decision. Why not to Musafir has done it more in the end. Maybe he spent all his energy in the early months. Or more likely, needs to realize what it means to be together in real sense of the word. A question of priorities. The experience has certainly reached the Syrian flap entirely positive, and I am fully satisfied with what I did, the United Nations to experiment courses in Arabic, as I learned of this country, to friends. I do not feel so in less than a month would take away too much. And still I could not do much, the conditions were anything but good. Ubi Maior.
Ordunque, Myair flight from Istanbul to Catania early July 2. The ride in Turkey do the same to me! I'm leaving next week, after the end of the course.

As soon as possible, details on this rapid Damascus in June.
I embrace you.

Where Can I Find Glory Holes In Orlando

The Return of Al Musafir

L ’estate siriana è torrida, il tempo scorre rapido, la notte silenziosa avanza e al Musafir giace semiabbandonato.
Si torna a casa. Con un mese in mezzo in anticipo, Al Musafir torna in Sicilia. Attratto da un richiamo fortissimo, irresistibile. Sì, perchè anche se con una certa probabilità non sarà trasparito così tanto nei post degli ultimi mesi, è innamorato. Forse perchè non mi piace molto rendere pubblici lati così personali e delicati.
E in effetti l’intensa permanenza siriana è stata strongly marked by this small detail.
A link ancient and indestructible, slowly transformed into love, born and raised in the distance, enjoyed, suffered, always wanted. Love via Skype ... Crazy as you want, but intense and real. Patiently endured a distance ... Doubts and fears dealt with ... Many difficult times ... and the last has led to this decision. Why not to Musafir has done it more in the end. Maybe he spent all his energy in the early months. Or more likely, needs to realize what it means to be together in real sense of the word. A question of priorities. The experience has certainly reached the Syrian flap entirely positive, and I am fully satisfied with what I did, the United Nations to experiment courses in Arabic, as I learned of this country, to friends. I do not feel so in less than a month would take away too much. And still I could not do much, the conditions were anything but good. Ubi Maior.
Ordunque, Myair flight from Istanbul to Catania early July 2. The ride in Turkey do the same to me! I'm leaving next week, after the end of the course.

As soon as possible, details on this rapid Damascus in June.
I embrace you.

Friday, June 1, 2007

Salon Prices For Hair Dyeing

Erasmus Damascene

D Chapter Complaints Damascene dell'intrepido analysis here is the last great train on twisted interrelation of phenomena nightlife damascena.

G eneralizzare tool is always a dangerous and misleading when it comes to analyzing something, especially when it comes to a society and a culture that knows little. It is even misleading to do so on a company you know very well that theory, his own. But in the latter case, sometimes the temptation is strong.
There is therefore limited in this context to consider the experiences with his own eyes, limited naturalmente nella breve durata della permanenza in terra siriana.

I eri sera festa in piscina. Lungo tragitto in due servis affittati per l’occasione, vari tentativi per trovare la strada e lite con l’autista. La piscina è a una decina di chilometri da Damasco.
Conformazione del soggetto partecipante: una ventina di persone, più o meno parità nei sessi. Nazionalità: italiana; araba, e un paio di altre persone. Più precisamente: ragazze italiane, giovani arabi. Ancora più precisamente: studentesse di arabo in vacanza o in studio, soprattutto del sud Italia; suq boys, come in molti li chiamano, i ragazzi del suq, quelli che bazzicano attorno alla moschea degli Ommaiadi, che hanno più o meno tutti dei negozi di souvenir e roba tipica.
Regola numero uno della swimming pool party : alcool a fiumi.
Regola numero due: non si parla arabo, inglese qualche volta, ma tendenzialmente italiano.
Entro un’ora sono tutti ubriachi. Ci si lancia in acqua e si gioca a buttare dentro le ragazze urlanti.
Bentornati alla vita notturna standard di Damasco.

Cerco di sforzarmi a pensare, per capire.
Soggetto numero uno : suq boys . Ragazzi nati e cresciuti in una società che nega ogni contatto con l’altro sesso; che dà vita ad una frustrazione sessuale che si manifesta in ogni momento della loro vita, che rende la crescita, lo sviluppo e la convivenza con la propria e altrui sessualità poco naturale, violenta, distorta. Una repressione che arriva a volte a generare una concezione di sessualità talmente distorta da rendere indefinita la stessa distinzione tra etero e omo . C’è chi lo chiama terzo sesso, la predisposizione ad andare indifferentemente con un uomo o con una donna: dipende chi è più disponibile.
I suq boys però hanno qualcosa in più rispetto a questa generica situazione che accomuna la gioventù siriana: sono venuti a contatto con l’altro sesso: le straniere. Vivono dunque il sesso in maniera diversa, con una ossessività più o meno velata, at doses of slime variables. They know what it is. And if you do not have it, it's worse. They have learned to have a functional approach with the girls, going well beyond the fix and swearing in the street.
Subject number two: students away.
Italians are the largest nationality represented in Damascus. I do not know why, maybe the boom of Arabic in recent years. The majority makes the universities, courses in Arabic, is a strange majority of students from Rome down. And many girls. Those concerned
: arduous clubbers made in Syria, close friends subject to a number . Those who grant more frequently, more or less insistent advances. With a strange lust and a way to do often superficial.
I will inevitably think, there must be something wrong in them, a frustration that is certainly different, but present. The enticements offered by young Arabs appear to receive positive feedback. As if to say, in Italy we do not receive enough attention. As if Syria had the opportunity to vent, to release and live with just the right lightness of their sexual life, which obviously must have some flaw in his native country. This phenomenon in my part has a name: sex tourism.

I find it much more natural to understand the obsessive search for breeding in Syrian guys who understand the equally obsessive lust care of compatriots.
It is certainly not a coincidence that the view that children of Italian and the Syrians. Review course that is generalized to all.
But, for heaven's sake, fortunately, there are differences.

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Erasmus Damascene

D Chapter Complaints Damascene dell'intrepido analysis here is the last great train on twisted interrelation of phenomena nightlife damascena.

G eneralizzare tool is always a dangerous and misleading when it comes to analyzing something, especially when it comes to a society and a culture that knows little. It is even misleading to do so on a company you know very well that theory, his own. But in the latter case, sometimes the temptation is strong.
There is therefore limited in this context to consider the experiences with his own eyes, limited naturalmente nella breve durata della permanenza in terra siriana.

I eri sera festa in piscina. Lungo tragitto in due servis affittati per l’occasione, vari tentativi per trovare la strada e lite con l’autista. La piscina è a una decina di chilometri da Damasco.
Conformazione del soggetto partecipante: una ventina di persone, più o meno parità nei sessi. Nazionalità: italiana; araba, e un paio di altre persone. Più precisamente: ragazze italiane, giovani arabi. Ancora più precisamente: studentesse di arabo in vacanza o in studio, soprattutto del sud Italia; suq boys, come in molti li chiamano, i ragazzi del suq, quelli che bazzicano attorno alla moschea degli Ommaiadi, che hanno più o meno tutti dei negozi di souvenir e roba tipica.
Regola numero uno della swimming pool party : alcool a fiumi.
Regola numero due: non si parla arabo, inglese qualche volta, ma tendenzialmente italiano.
Entro un’ora sono tutti ubriachi. Ci si lancia in acqua e si gioca a buttare dentro le ragazze urlanti.
Bentornati alla vita notturna standard di Damasco.

Cerco di sforzarmi a pensare, per capire.
Soggetto numero uno : suq boys . Ragazzi nati e cresciuti in una società che nega ogni contatto con l’altro sesso; che dà vita ad una frustrazione sessuale che si manifesta in ogni momento della loro vita, che rende la crescita, lo sviluppo e la convivenza con la propria e altrui sessualità poco naturale, violenta, distorta. Una repressione che arriva a volte a generare una concezione di sessualità talmente distorta da rendere indefinita la stessa distinzione tra etero e omo . C’è chi lo chiama terzo sesso, la predisposizione ad andare indifferentemente con un uomo o con una donna: dipende chi è più disponibile.
I suq boys però hanno qualcosa in più rispetto a questa generica situazione che accomuna la gioventù siriana: sono venuti a contatto con l’altro sesso: le straniere. Vivono dunque il sesso in maniera diversa, con una ossessività più o meno velata, at doses of slime variables. They know what it is. And if you do not have it, it's worse. They have learned to have a functional approach with the girls, going well beyond the fix and swearing in the street.
Subject number two: students away.
Italians are the largest nationality represented in Damascus. I do not know why, maybe the boom of Arabic in recent years. The majority makes the universities, courses in Arabic, is a strange majority of students from Rome down. And many girls. Those concerned
: arduous clubbers made in Syria, close friends subject to a number . Those who grant more frequently, more or less insistent advances. With a strange lust and a way to do often superficial.
I will inevitably think, there must be something wrong in them, a frustration that is certainly different, but present. The enticements offered by young Arabs appear to receive positive feedback. As if to say, in Italy we do not receive enough attention. As if Syria had the opportunity to vent, to release and live with just the right lightness of their sexual life, which obviously must have some flaw in his native country. This phenomenon in my part has a name: sex tourism.

I find it much more natural to understand the obsessive search for breeding in Syrian guys who understand the equally obsessive lust care of compatriots.
It is certainly not a coincidence that the view that children of Italian and the Syrians. Review course that is generalized to all.
But, for heaven's sake, fortunately, there are differences.